Michela e Roberta, con Google testimoni della Viterbo che verrà

Ci hanno consegnato le chiavi della loro imprese e abbiamo navigato nel mare aperto del web insieme alle aziende.
Tutto è iniziato da un annuncio letto per caso sul web che informava sulla possibilità di candidarsi ad un progetto promosso da Google, “Made in Italy- Eccellenze in Digitale”.

Uno di quei form che riempi pensando che qualcuno con le giuste conoscenze arriverà sempre prima di te. Invece no, esce la graduatoria e ci troviamo a Roma dove ci aspettano per la selezione.

I partecipanti vengono da tutta Italia, 64 le Camere di Commercio coinvolte nel progetto.

Per la Camera di Commercio di Viterbo siamo Michela Castellani di Montefiascone e Roberta Piras di Viterbo.

Punto fondamentale è stata la formazione di Google, tantissimi gli argomenti trattati: l’importanza di internet, il multi-device, gli strumenti Google per il business, i social network e tanto altro. Quando siamo arrivate in Via Fratelli Rosselli iniziamo da subito la mappatura delle aziende della provincia in base ai tre settori di riferimento assegnatici: agroalimentare, turistico e tutela e conservazione dei beni culturali.

Dai risultati del monitoraggio emerge uno stato di digitalizzazione medio per i primi due settori e quasi del tutto assente per il terzo.

Decidiamo di operare due strade: attivazione delle imprese attraverso degli incontri formativi one-to-many e un supporto mirato one-to-one con l’attivazione dello Sportello Comunicazione Digitale. Nei quattro incontri formativi “Digito Ergo Sum abbiamo analizzato vari aspetti del digital marketing insieme a oltre 100 aziende. La nostra sensazione è stata quella di trovarci davanti delle imprese molto curiose, pronte alla sfida dello sbarco sul web.

Ci hanno sommerso di domande: le diverse strategie social, le pianificazioni pubblicitarie e il monitoraggio dei siti web.

Gli imprenditori hanno capito che ci sono nuove figure professionali di riferimento come quella del social media strategist o del seo specialist; liberi professionisti o figure specifiche impiegate all’interno delle aziende.

I primi ottimizzano l’utilizzo dei social network per promuovere l’azienda e ricevere feedback dai clienti sulla qualità dei prodotti e/o servizi offerti.

I secondi si occupano di tutte quelle attività volte ad ottenere una migliore rilevazione, analisi e lettura del sito web da parte dei motori di ricerca attraverso i loro spider, al fine di migliorare il posizionamento sulle pagine di ricerca. I

ntendiamoci, dietro l’etichetta inglese e un po’ oscura si celano competenze che circolano già da tempo e gli imprenditori più aggiornati, e giovani, stanno sperimentando ma in modo forse amatoriale. Sono aspetti imprenditoriali importantissimi ma che spesso sono stati lasciati al figlio “smanettone” o al cugino nerd.

Eccellenze in digitale è la rivincita piena di quelli che avete considerato fino adesso nerd, ovvero i super patiti di cultura digitale che hanno capito che i contenuti sono virali, programmabili per camminare, circolare e arrivare dritto dove vuoi tu. Un bel salto rispetto alla cara vecchia vetrina o al portfolio del rappresentante di commercio, no? E questo le aziende lo
hanno capito: bisogna entrare in rete in modo professionale.

Abbiamo avuto incontri interessantissimi, abbiamo conosciuto da vicino i protagonisti del tessuto economico di Viterbo. Ci siamo sentite un po’ testimoni della Viterbo che verrà. Ogni imprenditore ti racconta la sua storia aziendale, le aspirazioni e i problemi. La burocrazia su tutti. Oltre a un supporto tecnico, a volte abbiamo prestato pure un supporto morale, uno stimolo a non mollare e a ritrovare quella vitalità che ha fatto alzare la saracinesca il primo giorno. Veniamo agli errori più comuni, quelli che potevate permettervi fino a 10 anni fa. Spesso si utilizza un profilo Facebook privato per la propria azienda invece di una pagina.

Non sempre le imprese sanno che la pagina Facebook è stata creata proprio per migliorare la visibilità aziendale e fare business anche grazie all’aiuto degli insights, la sezione dedicata alle statistiche sulle interazioni con la pagina. Poi, non si presta molta attenzione al logo: c’è spesso mancanza di coerenza nell’uso dello stesso nelle varie piattaforme social. Oppure: una cattiva comunicazione parallela tra online e offline. I social network diventano a tutti gli affetti l’identità stessa dell’azienda, motivo per cui dobbiamo mostrare la stessa coerenza agli occhi dei consumatori sia che ci trovano in rete o nel negozio fisico. Invece tra le difficoltà riscontrate: non riuscire a gestire l’aggiornamento delle notizie all’interno del sito internet e pianificare un piano editoriale social. Facciamo un esempio: un’impresa terziaria che si occupa di oreficeria ci ha chiesto di aiutarla a identificare una piattaforma e-commerce di terzi dover poter vendere i propri prodotti. Insieme abbiamo cercato di trovare il giusto partner che potesse al meglio rispecchiare i valori e il carattere artigianale dell’azienda e allo stesso tempo veicolare i suoi preziosi nel commercio estero Nel corso di questa esperienza ci è stato indicato da Google di scegliere, dei casi di successo secondo due criteri: imprese che si sono distinte per un prodotto d’eccellenza del Made in Italy o tipici del territorio, oppure PMI che grazie al progetto hanno intrapreso un rilevante percorso di digitalizzazione.

Nel primo caso abbiamo segnalato l’azienda di Viterbo Vinyluse di Francesco Maria Ioppolo, unica impresa in Italia a creare i “Wall Object” semplici adesivi murali che si trasformano in complementi d’arredo funzionali. Oltre a produrre un oggetto unico, l’azienda ha da sempre fatto di internet il vero fulcro del proprio business attraverso il sito web al quale è stato affiancato una piattaforma e-commerce. Nel secondo caso rientra invece la storia del Il Pane Senza Grane di Anna Cimarra, un piccolo laboratorio artigianale di prodotti senza glutine di Calcata. Qui siamo partiti da zero aprendo una pagina Facebook, un account Google My Business e Google+, Instagram per arrivare oggi alla realizzazione di un sito web che presto sarà online. Aprire la sola pagina Facebook ha permesso all’azienda di raggiungere molta visibilità, nuovi contatti anche dall’estero e l’aumento del proprio fatturato in negozio.

Per ora il progetto si è concluso e la nostra esperienza è finita, ma non con le aziende che ci hanno seguito in tutti questi 9 mesi, con loro l’appuntamento continua nel web.
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Nella foto: da sinistra l’azienda Vinyluse di Francesco Maria Ioppolo, al centro le due digitalizzatrici Michela Castellani e Roberta Piras, a destra l’azienda Il Pane Senza Grane di Anna Cimarra.

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