Mercoledì del Colasanti: la retorica nella Divina Commedia

dante

Dopo l’appuntamento sul platonismo di Michelangelo Buonarroti tenuto dalla professoressa Silvia Fanelli, il terzo appuntamento de “Il Mercoledì del Colasanti” è riservato a Dante e alla retorica nella Divina Commedia. L’incontro dal titolo “Sotto l’ombra delle sacre penne: la transumptio dell’aquila nel corpus dantesco”, sarà tenuto dalla professoressa Valentina Chioccia mercoledì 4 febbraio alle 16, presso la Galleria d’arte Angela Consoli in via Garibaldi 35 a Civita Castellana.

L’incontro è dedicato all’analisi della strategia di scrittura della Divina Commedia, volta alla fondazione di un nuovo genere letterario basato sulla mescolanza degli stili e delle forme letterarie. La figura retorica della transumptio costituisce uno degli strumenti più importanti per realizzare questo intento. Nella Divina Commedia la transumptio, strumento retorico di fondamentale importanza per capire la scrittura poetica della Commedia, ha una funzione prettamente semantica e costituisce il fondamento strutturale e narrativo del poema. In particolare si parlerà della transumptio dell’aquila. L’aquila nella Divina Commedia ricoprì un ruolo simbolico altissimo e di fondamentale importanza: essa fu infatti l’emblema dell’Impero che realizza le sue conquiste sotto la manifesta protezione di Dio. Come tale la presenta Dante nel VI canto del Paradiso dove, per bocca dell’imperatore Giustiniano – legittimo erede al trono di Costantinopoli da quando Costantino vi aveva trasferito la capitale – egli rievoca le gesta compiute dall’“uccel di Dio”.

Dopo la retorica di Dante, mercoledì 11 febbraio il prof. Jacopo Rubini trasporterà il pubblico nel medioevo latino con un incontro dal titolo “Un altro mondo: spiriti e demoni nel medioevo latino”.

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