Marcello Baraghini: Il mio sogno? Riunire Tuscia e Maremma Toscana

Riesce con slancio vitale a raccontarti questo tempo senza rinnegare nulla della sua storia rivoluzionaria. Lui è Marcello Baraghini, editore puro, scrittore, pensatore e filosofo di buon senso. Nato a Civitella di Romagna nel 1943, dopo aver vissuto per anni fra Milano e Roma,  ha trascorso una vita all’insegna della provocazione culturale…

Oggi diviso tra  Viterbo, spazio produttivo, e la Maremma Toscana, la sua  casa. Cosa rappresentano  questi territori  per lei?

Il mio sogno è di riunire Viterbo e la bassa Toscana  ove risiedo,  in un comprensorio culturale condiviso, un unicum, un afflato di ispirazione di idee e progetti culturali intesi come bene comune

Come inizia il suo viaggio?

Nella Tuscia c’inciampo nell’80, dopo una amnistia dalla Toscana in cui vivevo latitante a Pitigliano. Cerco un tipografo rodato e m’imbatto in Roberto Pepponi, oggi  titolare di Union Printing che capisce e sposa  il mio progetto di ridare vita a“Stampa Alternativa, già nata nel 1970. Insieme si forgia  la società  Equlibri. Pepponi per me rappresentò un complice che si rifaceva alla figura di un Maestro di Libertà: Sauro Sorbini, fondatore della Tipografia Unione. Si rinasce  insieme…

Cosa lascia e cosa butta via Marcello Baraghini del ‘68, insomma il suo post  ‘68..

Mi ritengo un figlio di quell’epoca, quel movimento vive oggi nelle funzioni migliori di battaglie e principi, nelle pulsioni per la conquista di ogni diritto civile che rappresentano pure il mio futuro. L’inizio fu con Pannella, insieme fondammo la Lega Italiana per il Divorzio …

Le battaglie civili sono ancora vive? Cosa favorisce nell’età matura?

Ne rimane tutta la filosofia: le battaglie civili per la conquista dei diritti. Oggi si chiama “Strade Bianche” che è pure il futuro di Stampa Alternativa. Sono quelle  strade che ti portano a un ancoraggio di futuro ove le regole andranno riscritte.

Stampa Alternativa la sua creatura ormai 44 enne..

Non mi sono posto il problema di quanto sarei durato. Tutte le case editrici oggi vivono una crisi, le regole hanno creato una strettoia che le opprime imbarbarendo il lavoro editoriale e i progetti. L’oggi è per me “Strade Bianche” la rivoluzione dentro il mercato in cui va abolito il copyright. L’editore del futuro a mio parere deve cancellare i diritti di autore. La lettura  va concepita come un dono, per stimolare l’intelligenza e accrescere le coscienze. Succederà.

Millelire nel 1994 un progetto rivoluzionario di libro tascabile super economico

La vendita di 22 milioni di copie dei libri Millelire  fu una vera rivoluzione. Oggi, presente  in libreria con il nome “Euro”al costo di 1 euro. L’archivio storico è scaricabile da  internet gratuitamente a dimostrazione  che è possibile sovvertire il mercato editoriale italiano. Una sfida al consumismo dilagante. Ogni  libro è un atto d’amore per il lettore. Ho sempre guardato avanti senza fermarmi  a raccogliere i successi, ma pensando a quel che potrebbe venire dal  futuro.

Come vede gli e-book ..il libro elettronico è il futuro.?

Il libro elettronico è il futuro. Lo vado dicendo da anni. Per primo  ho perorato la causa degli e-book gratuiti e ho convinto alcuni editori a rinunciare in rete al copyright che, secondo me, rappresenta una barriera che spinge le persone a non comprare né leggere i libri. Abbiamo riscontrato una maggiore vendita di quegli stessi libri rispetto alla distribuzione tradizionale e il copyright. Il libro elettronico non esclude affatto il libro cartaceo, anzi potrebbe fargli vivere una nuova rinascita. L’idea rimane quella del libro scaricabile gratis in e-book, per poi acquistarlo per libera scelta in libreria..

Il suo approccio con Internet e la tecnologia?

Ho lavorato sino allo scorso anno con una lettera 22, ma ho  dovuto capitolare, comprendendo che la rivoluzione culturale passa attraverso Internet. Imprescindibile apre le porte al futuro editoriale, raggiungendo il lettore con un rientro sui territori.

Dove e come vive oggi Marcello Baraghini?

In una vecchia casa contadina in cui c’è pure una tenda mongola. Rabberciata, a 4 km dalla fermata dell’autobus in una frazione di Sorano, purtroppo mal collegata con Viterbo. A Pitigliano c’è la mia libreria “Strade bianche”, il luogo d’incontro, un bene collettivo. Qui ricarico in pace con la natura e con me stesso le mie batterie e sviluppo  i miei progetti. In questo 2015 è fissato  un evento che si snoda sull’intero anno: “Alice a Pitigliano” nel 150° anniversario di Alice nel Paese delle Meraviglie. Racchiuderà 20 momenti  che avranno come tema trainante la bellezza. Mi rimane un desiderio: potervi  ricordare in modo autentico  la figura di Sauro Sorbini, qui lancio l’idea al mio iniziale compagno di viaggio Roberto Pepponi. Sarebbe un viaggio che si ricrea, facendo bene alla Tuscia.

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