Maratona di Roma:il viterbese Pino Tenti alla sua centesima

L’edizione 2016, prevista inizialmente per domenica 3 aprile, è stata spostata al 10 aprile prossimo.
Tra i 16.764 runners provenienti da 115 nazioni , la Tuscia sarà rappresentata da 83 maratoneti, 7 della Viterbo Runners tra i quali c’è Pino Tenti che festeggerà nell’occasione la sua centesima maratona.
L’edizione numero 22 a Roma, la 42 chilometri più prestigiosa d’Italia è pure l’unica certificata IAAF l. I partecipanti correranno nel cuore della Città Eterna passando davanti a oltre 500 siti di interesse storico, archeologico e architettonico. Via dei Fori Imperiali sarà sempre teatro dei due momenti più emozionanti della maratona: partenza e arrivo. Saranno entrambe all’altezza del Foro di Traiano-Campidoglio: la partenza in direzione di Piazza Venezia, via del Teatro Marcello, l’arrivo invece da via IV Novembre-Piazza Venezia, dunque fronte Colosseo. Poi si passerà davanti alla Piramide, in via della Conciliazione in direzione della Basilica di San Pietro, e si toccheranno anche gli altri due luoghi di culto della capitale, Sinagoga e Moschea, e ancora Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, via del Corso, Corso Vittorio Emanuele, Largo Argentina, i vari tratti del Lungotevere, il Villaggio Olimpico e così via. In occasione della maratona, Retake Roma organizza un tour de force in questi giorni con centinaia di retaker che puliranno alcuni dei passaggi più belli del percorso.

Lungo l’impareggiabile percorso si sviluppa una festa senza sosta, con 42 eventi in 42 chilometri. Un’offerta artistica e musicale che offre intrattenimento ai partecipanti e al pubblico per la durata della gara. Evento di punta il tradizionale Festival Folkloristico Internazionale che si svolge all’interno del Circo Massimo. Di particolare prestigio la presenza delle Bande istituzionali della Marina Militare, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Aeronautica, Carabinieri, Granatieri di Sardegna, Vigili Urbani Roma Roma Capitale, Vigili del Fuoco, e quelle di Testaccio, Acuna Matata e I Caracca.

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