Luoghi/La Casina delle Civette, vale una visita.

La Casina delle Civette, costruzione eclettica d’indubbio fascino. Situata all’interno di Villa Torlonia a Roma. Spicca per la sua originalità. Ideata nel 1839 dall’architetto Giuseppe Jappelli come Capanna Svizzera, fu trasformata agli inizi del Novecento in villino, residenza del principe Torlonia a Roma. Il suo nome è legato al ricorrere di elementi decorativi ispirati al tema della civetta. Le numerose vetrate policrome presenti sono state in gran parte realizzate da Cesare Picchiarini tra il 1910 e il 1925, su disegni di Duillio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto. Dall’apertura al pubblico, nel 1997 come spazio museale, la collezione è stata arricchita con vetrate degli stessi autori e con disegni, bozzetti e cartoni preparatori. La Stanza delle rondini aveva in origine, il soffitto dipinto con voli di rondini, ma non è rimasta traccia; il tema delle rondini è ancora presente nelle belle vetrate e negli stucchi. Ai quattro angoli del soffitto vi erano quattro rilievi in stucco che raffigurano le fasi della vita delle rondini dal corteggiamento, alla cova dei piccoli, alla nascita e al loro nutrimento, semidistrutti dall’incendio che nel 1991 ha danneggiato gravemente la Casina. Con i frammenti è stato possibile ricostruire solo tre di questi nidi, restaurati e ricollocati in loco. Sempre sul tema delle rondini sono le tre vetrate che decorano la loggetta, con rondini in volo o poggiate su rami, sul vivace sfondo blu del cielo. Il Bagno degli ospiti Il secondo bagno della Casina è più piccolo di quello del principe ma non meno decorato. Il piccolo ambiente era infatti, tutto rivestito di belle maioliche con cascate di grappoli gialli di maggio-ciondolo in alto e un elegante disegno decò nella fascia in basso. La maggiore attrazione del bagno è data dalle tre vetrate della loggia: quella centrale ha un paesaggio lacustre con un cigno bianco al centro mentre le due laterali riprendono il tema con decorazioni floreali di iris e tife. Comunque, anche se non sono facilmente attribuibili a nessuno degli autori delle altre vetrate, esse facevano parte dell’arredo originario della Casina e costituiscono un documento importante per la comprensione di quanto l’arte della vetrata abbia riscosso successo e diffusione nei primi decenni del secolo.
Nel 1977 la Villa fu acquistata dal Comune di Roma e dal 1978 è aperta al pubblico. L’immagine odierna della Casina delle Civette è il risultato di un lungo, paziente e meticoloso lavoro di restauro, eseguito dal 1992 al 1997, che, con quanto ancora conservato e sulla base delle numerose fonti documentarie, ha permesso la restituzione alla città di uno dei più singolari e interessanti manufatti dei primi anni del secolo scorso.Per il visitatore il resto è tutto da esplorare in un tempo che consigliamo totalmente dedito al luogo.
http://www.museivillatorlonia.it/il_museo/villa_torloniaOrario
Visite: da martedì a domenica ore 9.00-19.00
Testo di Luciano Pasquini

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