L’elisuperficie a Belcolle operativa anche di notte

L’elisuperficie dell’ospedale di Belcolle è operativa anche nelle ore notturne.
Il servizio è stato attivato a seguito dell’autorizzazione concessa dall’Enac e in esito al sopralluogo effettuato dallo stesso Ente nazionale per l’aviazione civile lo scorso 15 dicembre, nel corso del quale è stata accertata la presenza di tutte le caratteristiche richieste affinché l’elisuperficie dell’ospedale viterbese potesse avere una operatività h 24.

“Questo importante risultato, che abbiamo raggiunto con la partecipazione della Direzione generale e di tutti i servizi aziendali coinvolti – commenta il direttore del dipartimento di Emergenza, accettazione e percorso nascita della Asl di Viterbo, Alberico Paoletti –, giunge al termine di una serie di interventi che sono stati effettuati a tal proposito sull’elisuperficie di Belcolle. L’utilizzo notturno della struttura consente di accorciare sensibilmente la distanza che intercorre tra i nostri ospedali, riducendo i tempi di intervento, elemento fondamentale per la prognosi del paziente, e inserendosi a pieno titolo nel disegno complessivo di riorganizzazione della rete dell’emergenza aziendale”.

Con l’’ampliamento del servizio a Belcolle, infatti, si chiude una sorta di cerchio all’interno del quale gli ospedali dotati di pronto soccorso della provincia (Tarquinia, Civita Castellana, Acquapendente e Viterbo) sono dotati di elisuperfici operative in tutte le 24 ore.

“Da ieri – conclude Paoletti – il Complesso ospedaliero di Belcolle può svolgere, in maniera ancora più compiuta, la sua funzione di hub nei confronti delle altre strutture ospedaliere e ricevere nelle ore notturne i pazienti critici per le reti tempo dipendenti: l’ictus, il trauma e l’infarto. Questo passo in avanti è una garanzia di salute, soprattutto per quei cittadini che vivono nel comprensorio che fa riferimento all’ospedale di zona disagiata di Acquapendente. L’attivazione al volo notturno su Belcolle, inoltre, ci consente di rendere operativo in tutti le sue parti il protocollo siglato con il Policlinico Gemelli, che è il nostro Dea di secondo livello per i casi più gravi”.

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