L’arte di Bonaria Manca, un patrimonio da proteggere

bonaria

In occasione della 31° edizione delle Giornate europee del Patrimonio l’Associazione per Bonaria Manca ha creato una giornata di riflessioni e dibattiti dedicata a Bonaria Manca.

Novantenne pastora sarda che vive sola a Tuscania, dove la sua famiglia è emigrata negli anni ’50. L’abbandono della Sardegna ed esperienze dolorose hanno segnato la sua vita, ma non le hanno impedito di conquistare serenità e saggezza attraverso l’amore per la natura e una straordinaria vocazione artistica. Bonaria Manca fila la lana, tesse da sola i suoi abiti, canta canzoni arcaiche e dipinge su tela e sulle pareti della sua casa le storie della sua vita e le sue visioni.

Di lei si è preso a cuore anche Vittorio Sgarbi che l’ha premiata con “L’isola di Bonaria” all’ETuscia Green Movie Fest lo scorso luglio.

E’ stata scoperta negli anni ’80 dallo scrittore, cineasta e collezionista francese Jean-Marie Drot, direttore ai tempi della Villa Medici a Roma. Da allora i dipinti dell’artista arricchiscono collezioni di spicco, italiane e straniere, e si susseguono le manifestazioni culturali a lei dedicate.

Tuttavia, gli splendidi murali e i numerosi oli su tela che la sua casa contiene sono in uno stato di conservazione allarmante. L’artista data la sua età non ha più le forze, materiali ed economiche, per tutelare la sua opera totale.
A queste difficoltà si aggiungono complesse questioni d’eredità: della sua “Casa dei simboli” l’artista non è, infatti, che una dei tanti eredi. Non può dunque decidere in libertà di trasformarla, come vorrebbe, in una casa-museo.

Per tutelare l’artista e la sua opera mobile e immobile e per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su questo patrimonio irregolare della Tuscia, è nata l’Associazione per Bonaria Manca, organizzatrice della manifestazione.
I fronti su cui questa associazione culturale senza fini di lucro ha scelto di agire sono molteplici:
raccogliere i fondi necessari al sostentamento dell’artista e ai restauri urgenti e continui di cui hanno bisogno la sua casa e i suoi dipinti;
ottenere il riconoscimento culturale dell’opera d’arte totale di Bonaria Manca e sottoporla a vincolo del Ministero dei beni culturali;
creare un catalogo ragionato dell’opera dell’artista, materiale (affreschi, numerosi oli su tela e tessuti ricamati) e immateriale (canti e racconti
Due gli appuntamenti il 19 settembre all’ex Chiesa Santa Croce, Sala conferenze ore 16,00/19.30
e Supercinema Via Garibaldi 20.00/22.00. Ad entrambi Bonaria Manca sarà presente.

IL PROGRAMMA http://www.glifo.com/images/programma_Bonaria_Manca_19_settembre_2015.pdf

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