Lago di Bolsena: insieme Unitus e Comuni per la tutela del bacino

Il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, nella sua recente Assemblea dedicata alla programmazione delle attività del 2017, ha rivolto particolare attenzione al percorso di costruzione del Contratto di bacino del Lago di Bolsena, promosso dal Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche dell’Università della Tuscia. L’iniziativa del Dipartimento diretto dal prof. Giuseppe Nascetti coglie efficacemente lo spirito della Delibera della Giunta Regionale n. 787/2014, con cui finalmente anche il Lazio ha aderito alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume entrando a far parte, di fatto, delle 10 regioni che dialogano con Stato e Unione Europea per implementare questo strumento di programmazione territoriale.
Diffusi fin dal 2000 in Europa e nelle regioni del Nord Italia, i Contratti di Fiume sono forme di accordo che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione dei bacini fluviali” (World Water Forum).
Nelle intenzioni della Regione Lazio lo strumento vuole proporsi in “una forma 2.0”, snella ed efficace, estesa a comprendere non solo i fiumi ma anche gli altri ambienti acquatici e, più in generale, i territori dei bacini, percepiti e governati come “paesaggi di vita”.
Un simile obiettivo richiede uno sforzo di natura non solo istituzionale, ma anzitutto culturale, in coerenza sia con le politiche del Parlamento Europeo sulle risorse idriche, che, in campo internazionale, con i principi delle Nazioni Unite, che eleggono infatti il bacino idrografico quale unità di riferimento per le politiche di sostegno alla biodiversità.
Con i Contratti di fiume (di lago, di foce, di costa) la Regione Lazio intende promuovere forme di programmazione negoziata ai fini della riqualificazione ambientale dei bacini idrografici secondo i principi comunitari di partecipazione democratica alle decisioni, attraverso attività di sensibilizzazione e promozione, coinvolgendo Enti pubblici e privati, associazioni di categoria e tutti gli altri soggetti presenti sul territorio.
Come Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia consideriamo il progetto del Contratto di bacino del Lago di Bolsena in piena sintonia con il nostro impegno per stimolare tra i cittadini e i decisori pubblici l’assunzione di un approccio integrato alle risorse ambientali e la conseguente messa in atto di concrete pratiche di sostenibilità. In particolare, per quanto riguarda il lago di Bolsena, il percorso intrapreso dall’Università della Tuscia può essere proficuamente fatto interagire con la nostra proposta di candidatura del Lago di Bolsena nel programma Man and Biosphere dell’UNESCO, con il progetto di educazione alla cittadinanza attiva “Custodire la terra, coltivare l’umanità” portato avanti insieme all’IISS “C.A. Dalla Chiesa” di Montefiascone per l’adesione alla rete delle scuole associate UNESCO e con la Settimana ESS di Educazione allo Sviluppo Sostenibile.
Con queste motivazioni il Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia ha deciso di manifestare pubblicamente il proprio interesse a contribuire alle varie fasi di costruzione del Contratto del bacino del Lago di Bolsena, a partire dalla fase di animazione, comunicazione e formazione, che è decisiva in uno strumento di programmazione che scommette sulla partecipazione della comunità locale secondo modalità diffuse e a partire dal basso.
L’impegno dell’Università della Tuscia, con l’apporto delle sue competenze culturali, scientifiche e tecnico-programmatiche è una sicura garanzia di elaborazione di una progettualità coerente e capace di sintonizzarsi sui ritmi stringenti imposti dalla tempistica degli strumenti di programmazione finanziaria nazionale e soprattutto europea.
Spetta adesso soprattutto alle varie espressioni della cittadinanza attiva – oltre che agli enti locali e alle rappresentanze territoriali – raccogliere la sfida, dimostrando sensibilità e lungimiranza.

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