“Chi non sa darsi conto di tremila anni, resta all’oscuro, ignaro, vive alla giornata”
(Goethe, 1788)
Le Tavolette Enigmatiche
Le tavolette enigmatiche sono piccoli oggetti di terracotta e di pietra, così chiamate dagli archeologi. Non sappiamo la funzione originaria: oggetti utilitari? oggetti cultuali? sistemi di annotazione? sistemi di conteggio? codici di scrittura? Con certezza non lo possiamo dire, anche se recenti studi indirizzano verso un’interpretazione plausibile.
I 300 esemplari a oggi conosciuti sono di piccole dimensioni (3-12 cm.) con “segni” su “righe”: punti, coppelle, cerchi, quadrati, rettangoli, triangoli, spirali.
Le tavolette enigmatiche sono datate tra il 2100 e il 1400 a.C. (Bronzo antico e Bronzo medio) e sono state trovate solo in Italia, Germania, Austria, Boemia, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Romania, ex Jugoslavia, Corsica.
La tavoletta enigmatica di Latera
Una tavoletta enigmatica è stata trovata a Latera (loc. Vallone) nel 1993 ed è conservata nel Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese di Valentano.
Qui infatti c’è un bellissimo allestimento dedicato al “fenomeno” delle tavolette enigmatiche: esposti i calchi, a grandezza naturale, di tutte le tavolette enigmatiche a oggi conosciute.
Tante le ipotesi
Tante le ipotesi più o meno verosimili proposte: stampi fusori? calendari lunari? talismani? mappe stellari? idoli? Gli studiosi oggi però si orientano nel considerale un codice di comunicazione.
Un codice comune
Quello che è certo è che furono usate come supporto per conservare delle informazioni (non sappiamo di quale natura e tipologia) perfettamente comprensibili da parte di comunità lontane tra di loro, unite solamente dai frequenti contatti e scambi di carattere commerciale.
Quindi l’eccezionalità che questi oggetti ci testimonia è che 4000 anni fa, in piena età del Bronzo, le popolazioni dell’Italia centro-settentrionale e dell’Europa centro-orientale avevano un codice comune di comunicazione, impresso su questi piccoli manufatti.
Quindi un’età del Bronzo europea caratterizzata da una società ricca di scambi e interazioni, anche a lunga distanza, con una forma di linguaggio comune.
Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese (Valentano)
Pagina Facebook: Museo della preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese
Bibliografia e Corpus online
www.tavoletteenigmatiche.it
Approfondimento
archeotime.com
Francesca Pontani – www.francescapontani.it – Archeologa del comitato scientifico del Museo Archeologico delle Necropoli Rupestri di Barbarano Romano. Egittologa, conoscitrice di lingue antiche come i geroglifici, la lingua sumerica e accadica, la lingua etrusca, lavora nel mondo del web. Nel blog e sul canale YouTube ArcheoTime sono visibili le sue camminate archeologiche on the road. Innamorata della comunicazione e della scrittura, guiderà i lettori di TusciaUP nella conoscenza del nostro territorio attraverso Tour di Archeologia in Tuscia.
Il 20 dicembre, prossimo articolo, andremo a Tarquinia.
ph Francesca Pontani