La Pro Loco di Ronciglione:mezzo secolo di promozione del territorio

Nell’ambito del Cubo Festival, presso la sala della BCC di Ronciglione, si è tenuto un importante incontro per ricordare i cinquanta anni di lavoro della Pro Loco, impegnata da sempre nella promozione del territorio.
Un evento di grande rilievo, poiché il mezzo secolo di storia di un’associazione come la Pro Loco non può che rappresentare motivo di orgoglio per tutta la città
Il presidente Luciano Camilli ha aperto i lavori che vedevano attorno ad un tavolo i sindaci del territorio: Alessandro Giovagnoli (Ronciglione), Guido Cianti (Sutri), Eugenio Stelliferi (Caprarola), Angelo Cappelli (Capranica) ha inviato la sua condivisione e gli auguri per questa preziosa riflessione.
Gli interventi dei partecipanti (anche l’assessore di Ronciglione Sergio Orlandi) sono stati particolarmente costruttivi e propositivi: ognuno ha ribadito con convinzione il principio che la promozione del territorio è argomento che supera i confini del singolo comune, tanto da condividere quelle idee che la stessa Pro Loco intende trasformare in concrete proposte. Tanto per cominciare, occorre costruire un calendario che contenga gli eventi forti della Tuscia meridionale; lo stesso calendario da proporre a Caprarola, come a Sutri o a Ronciglione che evidenzi le più significative manifestazioni di ogni località che diventano così attrattori importanti di un intero territorio.
Durante la manifestazione sono state mostrate molte foto storiche di Luigi Anitori: un “come eravamo” più che mai rappresentativo di percorsi di storia cittadina condivisa e amata, attraverso le trasformazioni inevitabili di mezzo secolo. Un’ evoluzione particolarmente evidente, ad esempio, dalle aereofogrammetrie che mostrano il cambiamento del territorio agricolo da prevalentemente coltivato a vigneto, ad una monocoltura intensiva di nocciole. Fisionomie del territorio che non possono essere trascurate, ma piuttosto inserite in un discorso che preveda il giusto equilibrio tra sviluppo economico e sviluppo turistico, ormai assolutamente interconnessi.
Presentato anche, dal segretario Gianni Ginnasi, il bilancio sociale della Pro Loco, da cui si evidenzia, appunto, come la promozione del territorio oggi debba essere costante condivisione di tradizioni e valori capaci di raccontarsi e diventare patrimonio dei giovani.
Un ricco dibattito tra nuovo e passato, tra chi ci ha preceduto e le esigenze di oggi, con tutte le diverse, nuove possibilità che la tecnologia e gli studi di economia applicata al turismo possono consentire, e la necessità di un turismo sostenibile, attento agli abitanti di una territorio così potenzialmente ricco.
Tante le nuove proposte avanzate dalla Pro Loco per il prossimo futuro, come ad esempio, “gli ambasciatori del territorio”, persone che rimarranno a disposizione con la loro competenza, diventando ”centralinisti” eruditi, disponibili per ogni visitatore o turista ad accompagnarli ad una visita, o semplicemente a dare una indicazione o un numero di telefono.
Dopo l’ascolto di Roberta Galilei che con una poesia ha fatto lezione di dialetto ronciglionese, si è conclusa la celebrazione dei 50 anni della Pro Loco di Ronciglione, con la distribuzione di una ceramica di ricordo ai presidenti che si sono succeduti, ringraziandoli per le solide basi conferite all’associazione di cui tutti i ronciglionesi possono andare orgogliosi.
Si tratta ora di proseguire un cammino che parte da così lontano ma che può guardare ad un futuro di sviluppo sempre più condiviso e proficuo.

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