La porchetta, il cibo della festa nella Tuscia con il finocchietto selvatico

Giovanna Santececca

La prima città che, secoli fa, si incontrava partendo da Roma lungo la via Appia Antica era Ariccia, famosa per la cucina delle carni suine e ancora oggi la sua porchetta rimane memorabile e la più griffata, ma non da meno è senza alcun dubbio la porchetta rinomata di Bagnaia, dalla crosta croccante e con il sapore dominante del finocchietto selvatico della Tuscia.

Apprezzatissima quella di Franco puntuale ogni mattina nei giorni feriali al mercatino di piazza San Faustino a Viterbo, oppure la domenica mattina sulla piazza centrale di Bagnaia.

Provate a prepararla con le vostre mani:

Ingredienti

Costata del maiale disossata e lasciata intera*

Aglio
Sale
Pepe nero
Finocchietto selvatico

Procedimento
La carne di maiale disossata deve essere salata e fatta riposare
Massaggiando per far assorbire il sale.
Aggiungere il pepe nero, l’aglio e il finocchio legare con uno spago e mettere in forno ad una temperatura tra i 160 e i 280° da un minimo di 3 ad un massimo di 6 ore.
Meglio se avete la possibilità di cuocere in forno a legna, ottimo unire un contorno di patate (consigliate quelle didi Grotte di Castro) cotte arrosto;
se invece volete un pò di colore potete usare, le patate viola.
Per ottenere una buona pietanza bisogna usare la materia prima di qualità, per questo vi consiglio la *salumeria Sesto Coccia a Viterbo, la porchetta cotta  di loro produzione è qui in foto.

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