La Festa del Socio: il calore di una Banca che protegge il territorio

La XXI edizione dell Festa del Socio, annullata il giorno 10 settembre u.s. causa maltempo, è stata procrastinata sabato 7 ottobre scorso con una piacevole serata che si è svolta al PalaMalè di Viterbo.
Puntuali nello stile della Banca che porta il nome della città di Viterbo si è dato avvio ad una festa rivolta alla famiglia rappresentata in tutte le fasce di età: dai nuovi nati, alle borse di studio fino ai soci over 55 anni. Una protezione piena da parte di Banca di Viterbo che accompagna dalla nascita alla vecchiaia.O meglio una filosofia dell’ Istituto di Credito.
Tanti i premi e riconoscimenti distribuiti nella serata dirittamente dal top management della Banca di Viterbo, Direttore Generale Massimo Caporossi e presidente Vincenzo Fiorillo. L’inizo vita degli junior ha visto erogare un bonus bebè per un valore di 300 euro, mentre medaglie ed attestati di benemerenza sono andati ai soci di 25, 45 e 50 anni.
Le borse di studio sono nel palmerès della Banca che ha istituito il premio sin dal 1990 premiando a tutt’oggi circa 1200 giovani neodiplomati e neolaureati soci e figli dei soci, la premiazione coinvolgeva quelli con riferimento all’anno scolastico 2016/17.
L’inedito di questa edizione da parte di Banca di Viterbo è stato il riconoscimento ad associazioni che si sono distinte nella cultura, nello sport e nel sociale. Le targhe sono così andate all’associazione Mariano Romiti, all’associazione Cineclub del Genio, allo sportivo Cristiano Lombardi, attaccante della Lazio ,allo sportivo e socio Moreno Valeri, vincitore di 10 titoli della federazione motociclitica italiana. Infine, un riconoscimento è andato alla solidarietà che fa sorridere , all’associazione Vip Goji di Viterbo, i famosi clown di corsia.
E dopo i premi la serata ha avuto il suo momento musicale con il duo dei i “Vianella”, Edoardo Vianello e Wilma Goich, che con una band di otto elementi e due vocalist hanno ripercorso tutti gli anni settanta vivacizzando una atmosfera che già di per se esprimeva il significato di una festa condivisa.

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