Irene Belfi, giovane civitonica, apre a Milano la prima galleria per il gioiello contemporaneo

Amanda Montanari

Irene Belfi, ventiseienne originaria di Civita Castellana, ha aperto a Milano una nuova galleria, la Irene Belfi Gallery, inaugurata venerdì 13 aprile nel pieno dell’art week milanese in via Nino Bixio, 12 con una mostra collettiva sul gioiello contemporaneo. Potremmo fare qualche giro di parole condito da generali complimenti ma non ce n’è bisogno, perché la mostra riflette l’identità forte di una giovane e coraggiosa gallerista, tornata in Italia dopo un’esperienza olandese e portando con sé un bagaglio fatto di oculate scelte stilistiche. Irene ha fatto dialogare sette diversi designer con i quali – ci dice – la collaborazione è solo all’inizio: spiccano i lavori dell’austriaco Benedikt Fisher, che ha il gusto di trattare il naturale artificialmente e l’artificiale naturalmente; e della giapponese Akiko Kurihara, a cui è dedicata l’ultima stanza bianca con una collezione di collane di perle di fiume micrografate. Sette sguardi sul gioiello contemporaneo che la raggiante Irene descrive come opere d’arte e, non c’è dubbio, il livello di poesia è alto, il pubblico presente ha recepito e apprezzato questo nuovo spazio, destinato senz’altro a un sicuro successo.

Due opere di Akiko Kurihara

Benedikt Fisher

 

(Foto di Amanda Montanari)

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