Il tempo corre e visto che siamo arrivati a Martedi grasso, ci congediamo dal Re Carnevale, con un piatto singolare proprio perché molto ricco, tipico della “settimana grassa”!Con piccoli trucchi, evitando cioè di soffriggere, resta comunque digeribile e “gustoso” come diceva l’altra mia nonna Rachele, di cui porto il nome. Sempre tratto dalla cucina tradizionale napoletana. Solo apparentemente complicato, con un minimo si esegue..Non certo indicato per i pranzi e cene veloci, in origine era il piatto dei giorni di festa o della domenica.
Tempo di preparazione circa: 30-40min.
Ingredienti per 4/6 persone:
gr.600 di riso originario, 2 uova , gr.250 macinato misto (vitellone e suino), 1 cipolla di media grandezza, 1 provoletta affumicata di gr.250 circa,
1 busta formaggio grattugiato, 2 dadi vegetali, 1 scatola da gr.250 pisellini primavera findus,
1 bottiglia da gr.500 di passata verace Cirio o Mutti,olio q.b., gr.50 burro, sale e pepe.
Procedimento:
. Si inizia col lessare le 2 uova, che si mettono in acqua fredda e si lasciano bollire x 1 decina di minuti; una volta raffreddate,
si tagliano a metà nel senso della lunghezza e x ciascuna metà si dovrebbero ricavare 4 spicchi: in totale 16.
In una ciotola si impasta il macinato con un pizzico di sale, un po’ di noce moscata e del formaggio grattugiato; si formano quindi dei cordoncini
da cui ricaveremo delle polpettine, che andremo a versare in una pentolina antiaderente col bordo alto, in cui avremo messo a riscaldare un dito
d’acqua con qualche foglia di alloro;quando le polpettine, che avremo rigirato delicatamente, avranno assunto un colore chiaro, aggiungeremo
la bottiglia di passata, copriremo e lasceremo “pippiare” onomatopea che traduce il lento sobbollire del sugo, che si va così asciugando.
In un’altra pentolina, affetteremo sottilmente ½ cipolla, che lasceremo ammorbidire a fuoco lento in acqua e sale, finché non abbia assunto
la consistenza di una crema, aggiungendo altra acqua man mano che si asciuga; uniremo quindi i piselli surgelati , un tocco di burro di circa gr.30
e pepe q.b., copriremo e lasceremo andare a fuoco lento x circa 15m.
Infine, in una pentola metteremo ad ammorbidire in acqua e sale l’altra metà della cipolla, affettata sempre sottilmente;quando l’acqua si sarà asciugata,
aggiungeremo 3 -4 giri di olio, che copriranno il fondo, imbiondendo la cipolla; a questo punto, si procede come per un normale risotto, cioè si fa tostare il riso
nell’olio con la cipolla, si rigira bene, si sfuma con del vino bianco e si comincia a coprire con del brodo bollente, preparato con i due dadi.
A cottura ultimata, si unisce il restante burro , del pepe e il formaggio grattugiato: il risotto deve risultare cremoso, quindi si aggiunge il sugo, da cui sono state
tolte le polpettine, poco meno della metà dei piselli e si mescola delicatamente.
Si unge infine una teglia antiaderente con margarina, si spolverizza con pane grattugiato, si copre il fondo con una metà del riso, su cui verranno adagiate fettine di provola,
fino a formare un letto, su di esse, verranno disposti gli spicchi di uova, le polpettine e i piselli; si copre il tutto con l’altra metà del riso, si spolverizza con pane grattugiato,
con quel che resta del formaggio grattugiato e con fiocchetti di burro.
Si passa in forno caldo a 180° per 20-30m. fin quando non si sarà formata una crosticina dorata, si spegne e si lascia riposare per qualche ora per evitare che le fette si sfaldino,
al momento di servirle. Delizioso!
Vi ho suggerito un piatto frutto del risultato di uno stratagemma dei monzù, i cuochi del Regno di Napoli. Per convincere nobili e non a mangiare il riso lo «vestivano» a festa aggiungendoci un po’ di tutto: carne, salsa, verdure, formaggi… Il risultato è la ricetta che vi propongo oggi. Provatela e saprete dirmi. Intanto Buon appetito!