Il regista Scaparro dona a Viterbo parte della sua biblioteca

“Ho avuto modo in questi anni, di vedere quanta cura e attenzione hai dedicato alla Biblioteca Consorziale di Viterbo,al Teatro e alle altre arti dello spettacolo. Anche per questo ho deciso,come sai, di donare a voi parte della mia biblioteca personale, (l’altra parte è stata destinata al Teatro della Pergola di Firenze), nella speranza di poter contribuire a migliorare l’utilità e il valore della biblioteca di una città importante come Viterbo, rappresentata dall’Istituzione che tu dirigi. A presto buon lavoro per tutto”.
E’ il contenuto dello scritto diretto al Commissario Straordinario Paolo Pelliccia, che ha accompagnato il gesto generoso di Maurizio Scaparro importante regista e critico teatrale italiano, presentato nella conferenza tenuta questa mattina nella sede della Biblioteca Consorziale in Viale Trento.
Tale gesto ha attivato una sensibilizzazione verso la Biblioteca viterbese per cui a breve giro la donazione è divenuta un fatto virale che ha contagiato editori e artisti che stanno donando a quella che per definizione è ormai la cittadella della cultura viterbese ben pensante.

Viterbo potrà competere con la Biblioteca Arti e scienze dello spettacolo della Università della Sapienza con circa 25.000 volumi a tema. La donazione a Viterbo è una nota distintiva che includerà manoscritti di sceneggiature di Zavattini,Pasolini,Fellini. La mossa di Scaparro ha già dato frutti concreti: due studenti di Venezia con tesi sul Don Chiscotte dello stesso Scaparro verranno a studiare insieme ad altri due universitari indirizzati su Molier alla Biblioteca Consorziale di Viterbo. Al contempo la Fondazione Carivit particolarmente sensibile ha reso un altro contributo economico. Nomi illustri come Renzo Rossellini si sono impegnati a fare la propria parte. Il Governatore Zingaretti assicura l’apertura di un tavolo per trovare soluzioni che diano lustro e vita al presidio culturale viterbese. “Anche rispetto alle difficoltà dell’ultimo periodo – il combattente Paolo Pelliccia, dichiara- non ci siamo mai arresi, il sogno è quello creare una struttura che formi giovani verso lo spettacolo, poi a ruota libera snocciola tanti altri progetti e suggerimenti, tra cui una delibera per riassegnare le funzioni alla Provincia e poi una idea di Ferento da ripensare. Ma godiamoci l’oggi. Per la Biblioteca Conzorziale di Viterbo è il giorno della rinascita.

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI