Gli Sposi etruschi griffati Giorgetto Giugiaro, inaugurazione

Da domenica 10 aprile 2016 il famosissimo Sarcofago degli Sposi torna a Cerveteri, a quasi centocinquanta anni dalla sua scoperta nella necropoli della Banditaccia. Non si tratta dell’originale conservato a Roma nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e ormai strettamente correlato alla storia di quel museo, ma di una riproduzione fedele griffata Giorgetto Giugiaro.

Con l’ausilio di sofisticate tecnologie utilizzate di solito per automobili e prototipi, è stato realizzato, a partire da una scansione digitale tridimensionale del Sarcofago curata da CINECA (Consorzio di Università all’avanguardia nella sperimentazione di innovative tecnologie informatiche), una copia d’autore, un clone perfetto, che già ha fatto bella mostra di sé a Bologna, presso il Museo della Storia della città, in occasione dell’esposizione “Il viaggio oltre la vita. Gli Etruschi e l’aldilà tra capolavori e realtà virtuale”, accompagnata da un inedito allestimento multimediale.
Il Sarcofago degli Sposi, capolavoro dell’arte etrusca del VI secolo a.C., fu rinvenuto nel 1881 in una Tomba della Banditaccia di proprietà dei principi Ruspoli, dai quali Felice Bernabei, fondatore del Museo di Villa Giulia, lo acquistò rotto in più di 400 frammenti, intuendone già allora la straordinarietà.
La copia del Sarcofago, simbolo della città etrusca di Cerveteri, sarà esposta dal 10 aprile all’ingresso della Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, in uno spazio dedicato e totalmente rinnovato grazie alla conclusione degli importanti lavori di adeguamento dei percorsi di visita.
La tecnologia al servizio dell’arte per un imperdibile evento culturale, per vivere una nuova emozione che lega una scoperta e un luogo tra i più affascinanti dell’Etruria.
Nella stessa giornata l’Amministrazione comunale di Cerveteri conferirà a Giorgetto Giugiaro la cittadinanza onoraria per l’importante contributo che, con la sua intensa attività professionale, ha dato per promuovere l’immagine dell’Italia e del made in Italy nel mondo.

www.archeologialazio.beniculturali.it

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