Glauco Mauri porta in scena Una pura formalità ad Orvieto

Glauco Mauri

Una pura formalità opera cinematografica che porta la firma del grande Giuseppe Tornatore, esordì al cinema nel 1994 con un cast d eccellenza tra cui spiccavano Roman Polanski e Gerard Depardieu e le musiche di Ennio e Andrea Morricone. Dopo circa 20 anni, Glauco Mauri decide di far approdare “Una pura formalità” a teatro.

Seppur con degli adattamenti teatrali, Mauri ne conserva la razionalità e l’umanità  del film, riscrivendone il finale con sfumature personali.

La vicenda originale narra di un presunto “omicidio” in un bosco in una notte di tempesta..set che poi si rivelerà essere un mondo non terreno. Un individuo viene incolpato e interrogato da un duro e impietoso commissario; egli afferma di chiamarsi Onoff, noto scrittore, trovato dai gendarmi a vagare agitatamente sotto la pioggia dopo che un colpo di pistola ha rimbombato in aria. 

Dopo un lungo ed estenuante interrogatorio, le uniche certezze sono che ” una persona é stata uccisa” e che uno scrittore sta vivendo un periodo di crisi artistica tale da fargli desiderare che tutti si dimentichino di lui.

C’è chi paragona “Una pura formalità” al capolavoro di Dostoevskij “Delitto e castigo”, perché l interrogatorio a cui sarà  sottoposto Onoff non avrà come fine ultimo quello di porre giustizia, quanto quello di permettere ad un uomo di analizzarsi a fondo. Attraverso una sorta di Flusso di Coscienza il protagonista vaga a ritroso nel tempo per scoprirsi.

Come Glauco Mauri abbia però modificato il finale dell opera, lo si può scoprire solo Martedì 4 Novembre al Teatro Mancinelli di Orvieto alle ore 21. 

Una pura formalità di Glauco Mauri con Glauco Mauri e Roberto Sturno

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