Francesco Bigiotti: Civita una stella che fa brillare anche Bagnoregio

Francesco Bigiotti cinquantatreenne , una laurea in farmacia eletto in seconda legislatura nel maggio 2014 con una lista civica , è il sindaco più in primo piano sui media, addirittura la scorsa settimana il New York Times ha dedicato un servizio su quel gioiello che è Civita di Bagnoregio
Lo ritroviamo al ritorno da Expo e le chiediamo…

Civita di Bagnoregio è cresciuta in maniera importantissima dal punto di vista turistico: tre anni fa i visitatori che vi venivano erano circa 42 mila, oggi hanno superato i 450mila.Da cosa è dipeso

Innanzitutto dall’introduzione del ticket all’ingresso del borgo, che ha permesso non solo un incremento del bilancio delle casse comunali ma anche una grande incentivo alla crescita del turismo, perché la gente quando paga per vedere qualcosa lo fa con più gusto, poiché la sente come importante. Inoltre hanno contribuito anche altri fattori come la visita di papa Ratzinger, l’appello all’Unesco, le operazioni di comunicazione nel mondo, anche attraverso i media e, non ultima, la partecipazione ad Expo. In generale possiamo dire di aver avuto una progressione geometrica costante.

Lei è stato il Sindaco che ha adottato strategie per migliorare prima di tutto i servizi..
Anche quello per disabili. Dal punto di vista strategico cosa serve ancora nell’immediato …?

Abbiamo già costruito le basi fondamentali per una struttura solida introducendo servizi essenziali come la presenza di ambulanza ed equipaggio fissi ogni domenica, giornata nella quale si raggiunge il picco massimo di visite. Siamo sulla buona strada per estendere i nostri servizi al turismo, in particolare offrendo un mezzo per il trasporto dei disabili e uno per il trasporto merci.
E’ prevista anche una postazione fissa per la guardia medica turistica. Verrà creata un’area sosta/parcheggio apposita poco lontana da Civita e, infine, verrà incentivato lo spostamento del turismo nelle località limitrofe, poiché, io ritengo, quando si ha una ricchezza tale come il nostro territorio, non è giusto che ne giovi un solo luogo mentre gli altri rimangono nell’ombra.

Il problema di Civita di Bagnoregio, su cui è necessario intervenire urgentemente, è la sua fragilità..L’appello del presidente della Regione Zingaretti sta dando i suoi frutti?
Assolutamente si. La Regione Lazio ha dato grande valore all’opera di risanamento di Civita, tanto è vero che, pur trovandosi in condizioni di evidente difficoltà di bilancio, è riuscita a stanziare 1.200.000 euro per i lavori.
Zingaretti ha dato inoltre stimolo a tutto il mondo politico, ma anche a quello artistico e culturale. In generale la nostra visibilità sta aumentando, così come aumentano ogni giorno le firme per chiedere l’intervento dell’Unesco a sostegno del nostro borgo.
A breve, inoltre, è previsto un tavolo strategico Regione-Comune-Ministero dei Beni Culturali-Ministero dell’ambiente per stabilire un piano decennale, estendibile ad un massimo ventennale per ottimizzare al meglio la sicurezza di Civita.

Per come si muove lei pensa ad una Civita più città che viva, non città che muore…
Qual è il suo sogno per Civita?

Direi che il mio sogno, di fatto, si stia verificando. La crescita di visibilità di Civita, la sua internazionalizzazione, attivano lo sviluppo economico del paese, la qualità dei servizi e sono motivo di orgoglio per me e per la mia amministrazione.

Personaggi famosi come Crepet, Tornatore, Brachetti, che la vivono o spendono parole forti per la salvezza del borgo sono parte attiva sempre?
Partecipano sia formalmente, che con grande sostanza al processo di salvaguardia del borgo. Lo psichiatra Paolo Crepet è attivo anche dal punto di vista sostanziale, poiché vive ormai da tempo a Civita. Ma anche altri, come appunto Giuseppe Tornatore, nonostante siano sempre fuori, partecipano con grande solerzia anche essendo distanti.

Lei è il Sindaco di Bagnoregio molto amato da ogni parte politica, la sua candidatura 2014-2019 la vede al centro del problema Civita, quali sono i suoi passi prossimi futuri…
Il miglioramento della quantità e della qualità di servizi e delle infrastrutture destinati a Civita e la crescita del turismo nelle località limitrofe, per portare ancora più visibilità al nostro territorio.

Alcuni le rimproverano che tutto sia spostato sul borgo, e Bagnoregio paese venga lasciato un po’ in disparte. Lo ritiene un rilievo giusto ? Come fa interagire il paese rispetto alla grande luce della ribalta del borgo? Esiste una sinergia applicabile per una Civita & Bagnoregio come volano turistico, anziché solo Civita di Bagnoregio?
Bisogna prendere coscienza che la nostra ricchezza è Civita. Ma bisogna altresì riconoscere che anche il paese di Bagnoregio ne guadagna. Testimone ne è il fatto che, negli ultimi anni, sono state aperte un gran numero di attività, inoltre, lo sviluppo di strutture e infrestrutture pubbliche è destinato a migliorare anche la vita dei singoli cittadini. La gente che viene a Civita passa indiscutibilmente prima per Bagnoregio, per cui è chiaro che in termini di visibilità anche il paese cresca dal punto di vista turistico. Tuttavia io credo che Civita e Bagnoregio siano legate da un matrimonio indissolubile.

La sua comunità sente lo spirito di appartenenza ad un luogo speciale da tutelare? Come sono coinvolti i giovani nel processo di crescita del territorio?
Io credo che la mia comunità senta molto forte lo spirito di appartenenza al nostro borgo. Vedere un servizio del New York Times girato vicino casa nostra e ancora le immagini del territorio che scorrono sugli schermi dei padiglioni ad Expo è motivo di fierezza anche a livello internazionale. Per quanto riguarda i giovani sono coinvolti innanzitutto dal punto di vista lavorativo, quando è possibile, certo tenendo conto delle dimensioni della nostra realtà. Nonostante ciò abbiamo dato impiego a molti giovani che oggi lavorano nei servizi di Civita come biglietteria, controllo dei parcheggi, trasporto di materiale sul ponte. Vogliamo investire fortemente sulle politiche sociali.

Che cosa ama di più del territorio che amministra da primo cittadino?
La mia gente. Alla fine tutto quello che si attiva deve andare a migliorare la qualità della vita della comunità con i servizi al cittadino e con il benessere pubblico.
Nonostante io svolga così tante attività per il borgo e cerchi di allargare gli orizzonti in modo sempre più ampio quello che mi sta a cuore di più sono i miei concittadini , la mia comunità con cui condivido questi tesori ineguagliabili, da proteggere, da tutelare.
Uniti a tutti coloro che con il proprio impegno per Civita stanno dimostrando che c’è un’Italia che si prende cura delle proprie ricchezze e bellezze.

Nella foto . Il Sindaco in un momento della Visita pastorale di papa Benedetto XVI a Bagnoregio (e Viterbo) .

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