Festival della Complessità: riflessioni sulla vita a Viterbo

complessita

Quante volte osserviamo la realtà ponendoci delle domande su tutto ciò che ci circonda? Da semplici quesiti, da dove veniamo? siamo soli nell’universo?, a domande più complesse come le città sono esseri viventi? cosa accadrà nel futuro prossimo?

Il più delle volte non troviamo una risposta plausibile. Ed è quello che cerca di fare il Festival delle Complessità, contribuire a dare risposte a quesiti più o meno complessi con i quali facciamo i conti ogni giorno. Nato cinque anni fa con l’idea di aprire una finestra dalla quale osservare la realtà con occhi sistemici, il Festival invita a confrontarci in modo nuovo con situazioni e problemi complessi che riguardano la nostra vita e che vanno dalla biologia alla politica, dalla medicina all’economia, dalla fisica alla scuola, dai rapporti umani al management. Il Festival è promosso da Dedalo ’97, Associazione Scientifica, Culturale e di Promozione Sociale Nata nel 1997, svolge ricerche sull’approccio sistemico applicato alla sanità, alla medicina e al management, in collaborazione con Aiems, Associazione Italiana di Epistemologia e Metodologia Sistemiche, Asvsa, Associazione per la ricerca sui sistemi vitali, Cep, Complexity Education Project e il Complexity Institute Aps.

Il Festival della Complessità farà tappa a Viterbo con due appuntamenti nel mese di giugno.

Sabato 6 giugno dalle 18 a Il Cosmonauta – Circolo Arci in via della Polveriera a Viterbo, Adele Caprio parlerà del suo libro “Pedagogia, un’arte in divenire”. L’autrice si concentrerà sul tema del cambiamento epocale che stiamo vivendo che impone una rivisitazione del concetto di pedagogia, conversando sul metodo di Maria Montessori dell’apprendimento circolare tra docente e discente che prende vita nella realtà del fare.

Venerdì 19 giugno dalle 18 sempre presso Il Cosmonauta, Fulvio Ricci parlerà di “La medicina nell’arte: un intreccio complesso!”. La conversazione propone una riflessione sugli aspetti complessi dell’arte dove aspetti analitici, come l’iconografia e l’iconologia, s’intrecciano con la ricerca antropologica, la semiotica e la psicologia dell’arte e della forma.

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