Cusani e Sodano: una coppia in fuga dalla città

Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano

Se aprite il loro sito www.olivaia.it, si presentano cosi: lui, Giampaolo Sodano, mastro oleario responsabile campi e coltivazioni, direttore di AIFO – Associazione Italiana Frantoiani Oleari -, manager, giornalista; lei, Fabrizia Cusani, assaggiatore, Elenco nazionale dei tecnici e degli esperti dell’olio di oliva, direttore della produzione, architetto-urbanista.

Sono prima di tutto marito e moglie, una coppia rodata. E se siamo nei tempi giusti per parlare di olio, i coniugi Sodano lo sanno ben rappresentare mettendo a nudo la loro creatura: l’azienda agricola L’Olivaia, dove c’è l’oliveto e il Frantoio Tuscus dove si fa l’olio. Fabrizia Cusani e Giampaolo Sodano – lei architetto e urbanista, professore di Urbanistica all’Università La Sapienza di Roma, lui giornalista, già direttore di Raidue e Deputato al Parlamento – con una grande passione per la natura e per la Tuscia, hanno scelto di diventare artigiani dell’olio di qualità, con una grande determinazione dopo anni impegnati davvero in tutt’altro. Quasi un quarto di secolo fa, esattamente nel 1992 hanno iniziato a piantare alberi per fare un bosco di olivi, rallegrato dai colori e dai profumi delle rose inglesi.

Nel 1999 hanno comprato un antico frantoio datato nel 1947, che hanno completamente ristrutturato rendendolo moderno ed efficiente per completare la filiera e garantire la qualità dei loro prodotti. Regalarsi un pezzo di vita nuova è quello che hanno fatto Giampaolo Sodano e Fabrizia Cusani, due persone di successo che hanno abbandonato la grande città per rifugiarsi nelle campagne della Tuscia e inventarsi una nuova esistenza. Un’avventura che è diventata anche un libro, ‘Fuga dalla città‘ (LT Editore), dove i due autori appuntano: ‘Parole e immagini che raccontano come coltivare gli olivi, fare l’olio e organizzare un convivio, per gustarlo. E vivere felici. Senza rimpianti e senza acrimonie – ci si può lasciare alle spalle una vita di impegni e di successi, di piaceri e di dolori, e di ritmi vorticosi. Anche di ambizioni. Per prendere nelle mani le redini della propria vita, per prendersi il proprio tempo e per raccontare il dolce sapore dell’amicizia in un convivio che si snoda leggero e profondo attorno ad una tavola… Ed è un format replicabile per chiunque abbia voglia di regalarsi un pezzo di vita nuova. Con l’olio e senza l’olio, con il vino e senza il vino, sempre con il pane e con qualsiasi cosa accenda il desiderio e la fantasia’. E proprio in questi giorni nel loro Frantoio Tuscus, su quella via Cassia che attraversa la terra degli Etruschi, nella vera boutique dell’olio, è forte l’odore della spremitura delle olive proveniente dall’impianto che funziona a ciclo continuo. Mentre nella sala di degustazione, è possibile assaporare l’olio nuovo e dalle selezioni imbottigliate poter pure acquistare direttamente in frantoio l’extravergine Tuscus verde Dop Tuscia, di color oro intenso con sfumature di verde, uno dei  capolavori dei coniugi Sodano, produttori di olio e grandi amanti della Tuscia, felici della loro scelta al punto di aver battezzato Felice anche un loro olio. 

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