Consigliati da noi/ Perez: legge e camorra in una Napoli dai colori indefiniti

Zingaretti-D'Amore-Tabasco

Difficilmente parla in maniera diretta. Il suo pensiero lo si viene a conoscere da una voce fuori campo. E la tensione aumenta. Accompagna i passi di Luca Zingaretti nei panni di Perez, un avvocato abituato a difendere i criminali, chiamato come legale d’ufficio nei casi scomodi, abituato al male. Ma il legame con la figlia lo costringerà ad affrontare quello che non credeva potesse accadere. Lo porterà ad accettare compromessi, gli farà compiere gesti e reazioni che non aveva messo in conto. 

I colori sfumano nel film di Edoardo De Angelis. Perez si muove tra i palazzi di una Napoli surreale, dove le tinte si perdono come i sentimenti, dove vialoni grigi sembrano attraversare le vite, con una solitudine che segna dentro e fuori. 

Accanto a Zingaretti l’attore Giampaolo Fabrizio in un’interpretazione memorabile. Bravo anche  Marco D’Amore, noto per la serie Gomorra e per un’altra bellissima interpretazione con Toni Servillo in Una vita Tranquilla. Degna di nota anche la giovane Simona Tabasco nei panni di Tea, la figlia di Perez.

Ma qualcosa non convince fino in fondo. Un toro da squartare per recuperare dei diamanti, fa scendere verso un piano di concretezza che fa perdere forza al film. 

Da vedere, lasciando dei puntini di sospensione. 

La regia Perez è l’opera seconda di Edoardo De Angelis, giovane regista partenopeo che dopo l’esordio Mozzarella Stories si sta affermando tra le voci più interessanti del cosiddetto neo-Italian-criminal-genre.

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