Claudio Strinati la video installazione di Caravaggio alla Reggia di Venaria

Luciano Pasquini

La luce, protagonista assoluta dell’opera di Caravaggio, è il tema del dialogo tra Vittorio Storaro, vincitore di 3 Premi Oscar per la fotografia per i film Apocalypse Now, Reds e L’ultimo imperatore, e Claudio Strinati, tra i massimi studiosi di Caravaggio. La video installazione originale è allestita in questi giorni nei grandiosi spazi architettonici della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria,a Torino, il visitatore resta “coinvolto” in uno spettacolo di proiezioni e musiche della durata complessiva di 50 minuti circa, in funzione contemporaneamente lungo tutto il percorso, senza interruzioni e a ciclo continuo, in cui sono evocate 58 opere del grande pittore. Mercoledì 8 novembre 2017 è fissato l’incontro “Le Luci e le Ombre di Caravaggio” con Vittorio Storaro e Claudio Strinati.
Viterbo ama molto Claudio Strinati che ricambia questo amore provandolo con la sua presenza nella Tuscia in ogni occasione. Le sue conoscenze di storico dell’arte unite alle doti di comunicatore, hanno avvicinato un vasto pubblico di neofiti. i suoi convegni sono sempre pieni. Ci sono realtà culturali come nel caso, della Biblioteca Consorziale di Viterbo, con il suo instancabile Direttore Paolo Pelliccia, conosciuta e apprezzata a livello che accoglie con frequenza il prof.Strinati. Ma anche Fondazione Carivit con il Presidente Mario Brutti mecenate di numerosi convegni di alto livello e la feconda Fondazione Caffeina. Un panorama, interessante e variegato quello Viterbese, in cui si raffigurano spazi aperti all’arte, tanto da far consegnare al prof.Strinati storico, critico d’arte la sua riflessione  con riferimento alla Caravaggio Experience alla Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria : “Sogno ? Sarebbe bello avere entrambi a Viterbo”. Chiaramente il riferimento è a se stesso e a Vittorio Storaro .
Perché non pensare che il sogno si possa avverare? Abbiamo rare bellezze in cui poter ambientare l’allestimento. Le risorse? Chiamiamo a raccolta i mecenati viterbesi.

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