Claudia Ruspoli, una principessa in difesa del suo Castello a Vignanello

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C’era una volta come in una fiaba, ma l’amore e la passione delle due nobildonne ereditarie ha fatto sì che ancora ci sia e della fiaba conservi tutto il fascino della storia. Il Castello Ruspoli di Vignanello, ricostruito intorno al 1500, voluto da Beatrice Farnese e dal genero Sforza Marescotti unico nel suo genere, con saloni ricchi di storia e di leggende, situato nel centro storico del paese della Tuscia conosciuto dai più per il buon vino. Le ampie sale nei ritratti appesi alle pareti ci riportano i volti di coloro che hanno scritto pagine importanti della storia di Vignanello. Fu nel 1611 che Ottavia Orsini, figlia di Giulia Farnese e Vicino Orsini fondatore del Sacro Bosco di Bomarzo, decise di realizzare quel giardino che rimane oggi l’opera perfetta, posizionandolo sulla dorsale del promontorio, a est del palazzo. Diviso in dodici parterre il cui perimetro è separato da piante di alloro lauroceraso, viburno, timo e bosso, al centro sono visibili le iniziali di Ottavia Orsini una doppia O concentrica. La Famiglia Ruspoli, proprietaria, ne ha tramandato nel tempo le tecniche di manutenzione e coltivazione e il risultato lo fa apparire oggi come uno degli esempi prestigiosi di giardino all’italiana. Mentre il Giardino Segreto è collocato più in basso e custodisce la meravigliosa collezione di rose secolari, il cui innesto risale alla bisnonna Lante della Rovere con derivazione dalla omonima Villa di Bagnaia.
Il Giardino, esteso in una superficie di mezzo ettaro, insieme al castello rappresentano un’oasi verde dove poter assaporare un’atmosfera unica tra storia e leggenda. è un luogo magico che abbraccia i sapori e i colori della Tuscia. Fa parte delle Associazioni Dimore storiche, lo scenario che si presenta è degno di una principessa. In realtà sono due Claudia e Giada, figlie di Lillio Ruspoli, che insieme agli eredi congiunti il cugino Francesco e i due figli di Giada Marco e Paulo che risiedono in Sudamerica amministrano il Castello, oggi pure aperto a richiesta al pubblico con visite guidate al giardino e alla Cappella al Castello che ospita pure Concerti ed Eventi. Donna Claudia dice che la gestione è stata divisa in equilibrio con la sorella Giada: sei mesi per uno, per fare in modo che il maniero sia sempre vissuto,collaboratori di fiducia veri professionisti del luogo ne curano gli aspetti di manutenzione e gestione. Il giardino per mantenere la perfezione che appare ai nostri occhi richiede la presenza di una persona che lo accudisca come un figlio, le piante si sa sono vive, ascoltano, apprezzano, ricambiano.
“Finora l’attività parallela organizzata come location anche per matrimoni e cerimonie in genere non copre i costi di manutenzione, ma il patto con mia sorella Giada è di ferro. Il Castello è la nostra storia, è un patrimonio che deve essere salvaguardato, ci appartiene è una parte di noi, non si tocca – trasmette un messaggio chiaro Donna Claudia – Il testimone passerà a chi continuerà dopo di noi, perché le figure possono succedersi, ma lui il Castello rimane lì, nella sua fermezza nel suo splendore .”
Foto n.1 di Paulo Ruspoli Misasi
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