Ceramica storica, una risorsa per il futuro di Viterbo

Luciano Costantini

Siamo tra le 40 città della penisola che possono vantare di essere entrate nella storia e nella geografia della ceramica. Non è poco. E magari significherà tantissimo da qui ai prossimi anni se è vero che, come hanno ricordato il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, il segretario della Cia Luigia Melaragni, il presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti, il riconoscimento può costituire la classica piattaforma di sostegno allo sviluppo turistico della città. Il primo cittadino ne è così convinto che si è preso il solenne impegno di fare della ceramica storica uno degli assett su cui puntare per il futuro: “Non so se io sarò ancora sindaco, ma so di essere determinato a creare al piano terra di palazzo dei Priori una autentica vetrina delle eccellenze viterbesi. Qui saranno esposti i campioni viterbesi: un omaggio a santa Rosa, uno a Sebastiano del Piombo, uno ai prodotti della nostra terra, uno alla ceramica, appunto, che ha tradizioni assolutamente rilevanti, come sta a testimoniare lo statuto dei ceramisti che risale al 1251. L’onorificenza acquisita costituisce anche il risultato positivo ottenuto dalla filiera circolare messa in piedi dalla Cia, della Fondazione Carivit e da questa amministrazione. Insomma, è la dimostrazione tangibile che quando si lavora bene e in sinergia tutto si può fare”. Turismo, ma non solo. “Perché – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Sonia Perà – con l’ingresso nel novero delle 40 città della ceramica si può attivare un circolo virtuoso capace di rivitalizzare insieme a finanziamenti mirati (20.000 euro essi a disposizione del Comune) il sistema artigianale e commerciale della città”. “Senza considerare – ha ricordato il segretario della Cia, Luigia Melaragni, che per prima ha lanciato l’idea del progetto città della ceramica – come l’attestato conferito dal ministero della Sviluppo Economico sia in grado di offrire una spinta rilevante all’intero indotto del settore che cercheremo di sollecitare ulteriormente insieme al distretto di Civita Castellana”.

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