Caso di meningite a Montalto di Castro: avviata la chemioprofilassi per i contatti stretti

Nella giornata di lunedì 13 febbraio, il Coordinamento dei programmi di vaccinazione della Asl di Viterbo, diretto da Silvia Aquilani, è stato messo a conoscenza da parte dell’ospedale della Misericordia di Grosseto di un caso di meningite di tipo B accertato su un bambino residente nel comune di Montalto di Castro.

Da quanto riferito dai professionisti della struttura toscana, le condizioni di salute del piccolo paziente sono al momento stazionarie, seppur critiche.

Da subito, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, la Asl ha provveduto ad attivare il protocollo di intervento al fine di risalire all’individuazione dei cosiddetti “contatti stretti” (ad esempio i conviventi e tutti coloro che sono stati esposti direttamente alle secrezioni del paziente), gli unici per i quali è consigliata la somministrazione della chemioprofilassi.

Le procedure di chemioprofilassi sono iniziate già ieri e termineranno verosimilmente nella giornata di oggi, grazie alla fattiva e preziosa collaborazione del pediatra di libera scelta di Montalto di Castro.

Al fine di evitare inutili allarmismi tra la popolazione, è doveroso mettere in evidenza che la meningite meningococcica è una patologia temibile ma rara. I casi secondari non sono frequenti, in quanto la trasmissione avviene esclusivamente per contatto diretto e ripetuto nel tempo con il soggetto affetto, tramite goccioline nasali e faringee.

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