Boom dei dolci di Natale artigianali: finora + 10%,

Anche i prodotti artigianali, a Natale, sono tutti più buoni. Se l’economia dipendesse da questi, sarebbe un boom economico, perché crescono più del Pil: rispetto allo scorso anno, l’incremento medio si attesta, infatti, intorno al 10 per cento. “Sta andando bene, ci stiamo prendendo delle soddisfazioni”: è la sintesi di Ermanno Fiorentini, presidente dell’Associazione Provinciale Panificatori e Pasticceri di Viterbo, della famiglia CNA.

Lavorazione artigianale sì, ma non solo manuale. Le imprese CNA hanno messo in moto anche la testa. E allora ecco le creazioni più fantasiose: oltre a sua maestà il panettone – o pandoro, per chi lo preferisce -, sugli scaffali si trova di tutto. Dai biscotti in tema natalizio – a forma di stelle comete, pupazzi di neve, Santa Claus, renne, alberi di Natale – alle casette in wafer innevate, dalle slitte in biscotto piene di cioccolatini ai presepi in cioccolata, dai torroni di qualsiasi gusto ai dolci semifreddi. E poi, naturalmente, i pangialli e i pan brioche, oltre alle più varie creazioni in cioccolato.

L’andamento di questo Natale 2015 va valutato caso per caso. Nei centri della Tuscia dove il turismo è cresciuto, ad esempio, questo si rivela un fattore trainante anche per panificatori e pasticceri. “Poi – dice Fiorentini – alcuni preferiscono attendere proprio gli ultimi giorni per tracciare un bilancio definitivo. Ma, rispetto allo scorso anno, i prodotti artigianali sembra stiano andando meglio. Il lavoro è iniziato prima”.

Forni e pasticcerie si stanno dando da fare. Il punto di forza sono anche le materie prime di qualità eccellente: consentono di arrivare a un prodotto finale che, unito alla fantasia di chi lo crea, viene, di anno in anno, sempre più apprezzato. “Parlando con i colleghi – continua Fiorentini – si delinea un andamento generale buono. C’è anche chi confida negli ultimissimi giorni: auspico che alla fine il segno più sia abbondante per tutti”. Come le tavole a Natale.

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