Bassano Romano: Scuole medie insieme contro il bullismo

Tutti insieme contro il bullismo nelle scuole: da una parte il progetto “Uniti contro il bullismo finanziato dall’amministrazione Comunale e dall’altra “Bullismo ultima fermata” finanziato dalla Regione Lazio. Con le due iniziative l’Assessorato alla Pubblica Istruzione di Bassano Romano intende prevenire e combattere il fenomeno.
“Anche in considerazione che martedì 7 febbraio – dichiara l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Valentina Zibellini – in concomitanza con la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea, si celebra la prima giornata contro il bullismo ed il cyberbullismo a scuola dal titolo ‘Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo’, vogliamo ribadire l’impegno all’interno delle nostre scuole”.
I due progetti, rivolti alla scuola media, hanno l’obiettivo di mettere insieme le competenze di tutti per ottenere maggiori e migliori risultati per contrastare un fenomeno che negli ultimi anni sta prendendo sempre più piede tra i giovani nelle nostre scuole.
“Riteniamo importante – continua l’Assessore Zibellini – la collaborazione tra la cooperativa Percorsi di Crescita che gestisce il progetto ‘Bullismo ultima fermata’ e il CERAL, centro di consulenza e terapia psicologica, logopedica e psicopedagogica, di cui fanno parte Mariano Moroni ed Annamaria Sambuci, che gestisce ‘Uniti contro il bullismo’. Siamo convinti che la cooperazione tra i due progetti possa contribuire alla migliore riuscita dell’iniziativa”.
Per quanto riguarda il progetto ‘Uniti contro il bullismo’, è stato già istituito un team anti-bullismo formato da studenti, professori e genitori, per contrastare il fenomeno, mentre il progetto ‘Bullismo ultima fermata’, finanziato dall’Assessorato Formazione, Ricerca, Scuola e Università della Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Fuoriclasse” – Progetti di rafforzamento della partecipazione attiva e dei processi di apprendimento da attuare nelle scuole della Regione Lazio”, prevede una fase di formazione/informazione, una fase di mappatura del fenomeno e la realizzazione dello Urban Game.
Lo Urban Game, che utilizza la Metodologia dei giochi urbani, ha lo scopo di mettere a confronto atteggiamenti e modi di vedere e di vivere spesso in contrasto tra loro (bulli o potenziali tali con vittime del bullismo).
Al gioco parteciperanno i ragazzi delle classi terze delle scuole medie inferiori che verranno divisi in squadre. Ogni squadra avrà in dotazione un tablet sul quale verrà scaricata un’applicazione costruita ad hoc. Il gioco prevede l’individuazione di siti specifici individuati dal GPS; raggiunti tali siti i partecipanti si troveranno di fronte a delle scelte su possibili comportamenti bulli/non bulli. In questo modo avranno la possibilità di riconoscere e discriminare comportamenti bulli da comportamenti non bulli. Al superamento di ogni prova il gioco passa automaticamente alla fase successiva.

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