Augusta Boco : “La nostra città sta cambiando o è già cambiata?”

Pubblichiamo la riflessione sul ritratto di Viterbo posto dalla consigliera PD Augusta Boco. Una riflessione che apriamo a tutti politici e cittadini che intendono la nostra città come un bene comune e vogliono fornire il proprio contributo per migliorarla.

“La nostra città sta cambiando o è già cambiata?Francamente si! i cambiamenti sono inesorabili.

Basta fare una passeggiata la domenica pomeriggio per il centro storico di Viterbo, quando la confusione del traffico e la frenetica corsa al lavoro è meno intensa, per rendersi conto del cambiamento.

Nuove persone si incontrano qua e là a piccoli gruppi, pochi i viterbesi, tante finestre serrate, tanti negozi storici chiusi, tante saracinesche con scritto affittasi o vendesi. Colpa certamente dell’infinita crisi economica e della più profonda e incerta crisi della società occidentale.

Credo anche che la colpa sia dovuta alla sciatteria e allo stato di abbandono di strade, piazze e marciapiedi, sporchi di guano e orina, dappertutto macchie appiccicose che non fanno più distinguere il colore dei sampietrini e delle belle pietre che rendono unica e colorata la nostra città.

Altri colori invece non mancano: rifiuti abbandonati, erbacce alte e vigorose lungo i profili dei marciapiedi e delle case, lungo le scarpate delle strade o in aree dette “relitti di terreni comunali”. Anche le periferie e gli ex comuni, mi riferisco soprattutto a Grotte S. Stefano, subiscono la stessa sorte da quando sono stati aboliti gli operatori ecologici (detti scopini che con la scopa a mano pulivano ovunque) e i cantonieri (detti stradini che provvedevano anche a sistemare i sampietrini).

Le manifestazioni estemporanee di una o più settimane non sono servite e non servono, la città e le periferie hanno bisogno di una manutenzione continua, hanno bisogno di cura e attenzione, l’Amministrazione, a cui faccio parte, questo ancora non lo ha capito o non lo vuole capire, tanti sono stati gli appelli e le richieste in bilancio. Manca l’educazione e la forma mentis del decoro urbano, basta guardare un po’ più oltre: i paesetti e le città della Toscana e dell’Umbria fanno da esempio, non mi riferisco certamente alla Svizzera, troppa esagerazione.

Le strade, le piazze e i marciapiedi sono il biglietto da visita dei turisti, sono il piacere degli abitanti che le vivono e le percorrono ogni giorno, per questo vanno puliti, lavati con i moderni macchinari o con l’impiego di operatori ecologici e cantonieri.

I grandi lavori servono ma non soddisfano, fa piacere invece vivere in una città pulita, in una città bella e unica come la nostra.

Cari Amministratori non lasciamoci andare, facciamo il “colpo di reni” in volata con le forze che ci sono rimaste per far risplendere e rifiorire la città e le periferie, non aspettiamo la pioggia o i temporali estivi, oramai anche dal cielo non piove più, abbiamo il tempo e le risorse per fare e l’obbligo morale e civile verso i cittadini.

“Insomma la volemo pulì sta città?!”

 

COMMENTA SU FACEBOOK

CONDIVIDI