Ars Attack: l’arte di oggi e di ieri con Angelo Crespi

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Cos’è l’arte? I dipinti di Van Gogh, Caravaggio, gli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina. E cos’è l’arte contemporanea? Animali impagliati appesi al muro, calzini sporchi, palloni gonfiabili, teschi diamantati, sculture di sangue in teche frigorifere. Un’arte, quella contemporanea, che non ha niente a che fare con la tradizione e con i grandi del passato ma soltanto con il marchio di fabbrica dell’artista. A parlarne è Angelo Crespi attraverso il suo pamphlet Ars Attack, il bluff del contemporaneo. L’appuntamento è per venerdì 22 maggio alle 17.30 presso la sala conferenze della Biblioteca Consorziale di Viterbo.

Crespi nel suo libro sostiene che l’opera d’arte non esiste più, ma esiste soltanto l’artista. Quanto più l’artista è bravo a imporre il proprio marchio tanto più venderà la propria merce. Il pamphlet svela le pecche dei meccanismi dell’art-system, che sembrano aver dimenticato quell’idea di bellezza che ha permeato una storia dell’arte di cui siamo ancora fruitori. Per questa nuova arte bisognerebbe trovare un nome che la identifichi e Crespi s’inventa il termine sgunz, affondando la lama dell’osservatore disincantato e competente nel marcio dell’attuale sistema. Il libro si pone come un manuale di sopravvivenza in una giungla sempre più intricata, una scialuppa di salvataggio per chiunque senta di aver perso la bussola, per chi naviga controcorrente e crede ancora nell’arte, quella vera.

Angelo Crespi è un giornalista professionista, editorialista per le pagine culturali de “Il Foglio” e “Il Giornale”, e autorevole firma del “Corriere della Sera”.

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