Antonella Litta, un medico per l’Ambiente

Antonella Litta

E’ un insieme di professionalità, passione, onestà e ossessiva attenzione all’Ambiente in tutte le sue declinazioni. Nella Tuscia non c’è nata, è originaria di Roma,  ma vive a Ronciglione e  svolge la sua attività di medico di medicina generale nel suo studio a Nepi. E’ una referente attiva dell’Associazione italiana medici per l’Ambiente. Il suo curriculum è il filo conduttore di un percorso coerente mai deviante, che unisce la professione del medico a un impegno puntuale  sulla salvaguardia dell’ambiente, perché non c’è malattia che non sia indotta dall’inquinamento ambientale.

E’ specialista in Reumatologia e ha condotto un’intensa attività di ricerca scientifica presso l’Università di Roma “la Sapienza” e contribuito all’attuazione di uno tra i primi e più importanti studi scientifici italiani sull’interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato sulla prestigiosa rivista “Clinical and Esperimental Rheumatology “.

E’ punto di riferimento per l’Ordine dei medici di Viterbo per l’iniziativa congiunta Fnomceo-Isde “Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre”. Già responsabile dell’associazione Aires-onlus (Associazione internazionale ricerca e salute) è stata organizzatrice di numerosi convegni medico-scientifici. Presta attività di medico volontario nei paesi africani. E’ stata consigliere comunale. E’ partecipe e sostenitrice di programmi di solidarietà locali e internazionali. E’ impegnata nell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) a livello locale e provinciale. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio e il diritto all’abitare con iniziative di solidarietà concreta.

Presidente del Comitato “Nepi per la pace”, è impegnata in progetti di educazione alla pace, alla legalità, alla nonviolenza e al rispetto dell’ambiente. E’ la portavoce del Comitato che si è dibattuto contro la realizzazione del mega-aeroporto di Viterbo a tutela della preziosa area naturalistica, archeologica e termale del Bulicame di dantesca memoria. Come rappresentante dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde-Italia), ha promosso l’iniziativa per il risanamento delle acque del lago di Vico e in difesa della salute della popolazione dei comuni circumlacuali. E’ per l’Italia figura di riferimento nella denuncia della presenza dell’arsenico nelle acque destinate al consumo umano e nella proposta di iniziative specifiche e adeguate da parte delle istituzioni per la dearsenificazione delle acque e la difesa della salute della popolazione. Per il suo impegno in difesa di ambiente, salute e diritti alla dottoressa Litta sono stati attribuiti importanti riconoscimenti, nel 2013 ce ne sono stati una serie: a Roma il prestigioso “Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai”, ad Arezzo in occasione delle settime “Giornate italiane mediche per l’ambiente” le è stato conferito il prestigioso riconoscimento “International Society of Doctors for the Environment”, a Salerno il Premio “Trotula de Ruggiero”. Una testimonianza per l’impegno a tutelare la salute dei cittadini e la salubrità del territorio. In particolare quello della Tuscia dove vive, che ha imparato giorno dopo giorno ad amare. Venerdì scorso era a Viterbo presso il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” per rendere più accessibile il tema su ambiente puro e salute sana, perché a suo dire: “E’ bene sapere, ricordare e fare”. E’  la sfida a migliorare la propria vita.

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