Anastasia Anastasio: Tarquinia mi sostiene e io sogno le Olimpiadi

Aveva sette anni la prima volta che ha preso in mano un arco e da quel momento non l’ha più mollato. Lei è l’arciere Anastasia Anastasio.

Nata a Tarquinia, 26 anni, fin da piccola il nonno le ha trasmesso la passione per gli animali e la natura. Poi si è aggiunta un’altra grande passione, il tiro con l’arco, che ormai oltre ad essere un hobby è diventato anche il suo lavoro. “Prima di praticare il tiro con l’arco avevo provato molti altri sport, ma dopo aver scoccato la prima freccia mi sono subito innamorata di questa disciplina e ho deciso di abbandonare tutti gli altri. La persona che mi ha creato arcieristicamente è stata mia zia Maria Stefania Montagnoni, che all’epoca oltre ad essere la mia allenatrice era anche un atleta della Nazionale, quindi un modello da imitare e seguire per me”.

Dal 2005 fa parte del gruppo nazionale, prima come gruppo giovanile, poi dai 16 anni, pur essendo ancora juniores, è entrata nei gruppi nazionali seniores. Dal 2012 gareggia per la Marina Militare che le ha permesso di raggiungere i suoi sogni.

Il suo è un palmares da record: 7 medaglie mondiali di cui 3 ori, 1 bronzo alle Universiadi, 10 medaglie ai Campionati Europei, 11 medaglie in World Cup, 6 nei Grand Prix; 35 titoli italiani vinti, 2 record mondiali e 4 europei. Una miriade di successi che l’hanno resa nota a livello nazionale e internazionale. “I titoli a cui sono più affezionata sono i due ori mondiali individuali vinti in Messico e Turchia, e l’oro di un torneo internazionale indoor di Nimes in Francia, vinto contro una grande atleta e mia amica Eugenia Salvi”.

Ringrazia per questo la sua Tarquinia, che l’ha sempre sostenuta. “Tarquinia ha sempre tifato per me. Vorrei ringraziare tutti i miei concittadini che mi seguono sempre e mi sostengono calorosamente, è una sensazione bellissima quando si è all’estero per le competizioni sapere che da casa tutti sono lì con te”.

Il suo più grande sogno è partecipare alle Olimpiadi. “Purtroppo la mia disciplina non fa parte ancora degli sport olimpici, la speranza è che un giorno venga inserita perché l’Olimpiade è il sogno di ogni atleta”.

Intanto prosegue nel suo lavoro con grinta e tenacia, sopportando allenamenti intensissimi. “Per il momento sto preparando i tornei internazionali per la stagione indoor che mi terranno impegnata fino a marzo circa. Mi alleno ogni giorno con una media di quattro ore circa, ma durante gli allenamenti intesti seguiti dal mio coach Fabio Olivieri, le ore di allenamento raggiunte possono arrivare anche a dieci in una giornata”.

Non potrebbe vivere senza il suo arco, per lei lo sport è tutto. “Mi ha permesso di girare il mondo da piccolissima, di conoscere molte persone e fare tante amicizie, di maturare in fretta e diventare più indipendente, mi ha formato caratterialmente. Credo proprio che lo sport debba essere praticato da ognuno di noi ad ogni età”.

E per il futuro sogna di trasmettere la sua passione ad altri. “Una volta finita la mia carriera da atleta, spero il più tardi possibile, mi piacerebbe essere una brava allenatrice e trasmettere la mia passione”.

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