’Ambufest della Cittadella della salute: 1.106 gli accessi in tre mesi

Dal primo gennaio al 31 marzo 2017 sono 1106 gli accessi registrati all’Ambufest della Cittadella della salute di Viterbo, inaugurato lo scorso 2 di dicembre dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.All’ambulatorio accedono liberamente i cittadini che hanno necessità di una prestazione medica di base, dalle visite di primo livello alle prescrizioni mediche, dalle certificazioni alle medicazioni e, comunque, di tutte quelle prestazioni che abitualmente vengono fornite istituzionalmente negli ambulatori di medicina generale.

Tra i benefici legati agli Ambufest c’è anche la riduzione di molti accessi inappropriati ai Pronto soccorso, dove troppo spesso si verifica un affollamento ingiustificato di codici bianchi e verdi, che invece possono ricevere le prime cure e l’assistenza adeguata in questi presidi.

“I numeri relativi all’Ambufest di Viterbo che ci sono stati trasmessi dalle Regione – commenta il direttore della unità di Cure primarie della Asl, Giuseppe Cimarello – sono davvero importanti, tra i più rilevanti fra quelli registrati nelle strutture analoghe presenti in tutto il Lazio. Il raggiungimento di questo primo obiettivo, che testimonia quanto il territorio avesse la necessità dell’attivazione di questa tipologia di servizio, lo si deve all’impegno e alla collaborazione dei nostri infermieri e, in primo luogo, alla collaborazione dei medici di medicina generale”.

“Certamente i dati relativi a questi primi tre mesi del 2017 di apertura al pubblico sono molto lusinghieri – aggiunge il referente per l’Ambufest viterbese, Luciano Sordini -. Questa esperienza, che altro non è che l’estensione dell’attività di medicina generale nei giorni di chiusura dei nostri studi, è stata da subito accompagnata da un alto livello di soddisfazione e di gradimento da parte degli utenti. In particolare, i cittadini che si sono rivolti all’Ambufest hanno apprezzato la disponibilità e la preparazione messa in campo dai colleghi di medicina generale, ma anche dagli infermieri, ai quali va il mio personale ringraziamento”.

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