Alessandro Cesarini: giovane velista tarquiniese ai vertici europei che sogna le Olimpiadi

Monica Arigoni

Alessandro Cesarini, diciotto anni, velista di Tarquinia, frequenta il quinto anno di liceo scientifico. Fin da piccolo ha una forte passione per il mare grazie a suo nonno e suo zio, pescatori subacquei. “Ho iniziato ad andare per mare grazie a mio nonno e mio zio, pescatori subacquei. Da bambino mi affascinava molto vederli così mia nonna mi fece la prima muta su misura, perché ero talmente piccolo che non esistevano taglie per il mio corpo”.

Intorno ai 10 anni, per il suo compleanno, i suoi genitori gli regalarono un corso di vela. “Andai contro voglia, ma dopo aver provato sentivo qualcosa in me che suscitava forti emozioni. Da lì in poi non ne ho fatto più a meno iniziando ad uscire anche d’inverno con un fly junior rosso, un’imbarcazione a vela regalatami da mio nonno”.

In questi anni Alessandro ha gareggiato in moltissimi campionati. Ovviamente i primi non andavano granché, ma il suo allenatore Roberto Rogge credeva nel suo talento e nella sua determiazione ed insieme hanno raggiunto grandi risultati. “I titoli a cui tengo di piu sono tre campionati italiani e una medaglia d’argento al campionato europeo. Senza contare i vari podi alle regate nazionali e zonali”.

Recentemente a Dervio si sono svolti i Campionati Nazionali Giovanili in doppio 2017. Insieme a Chiara De Curtis, Alessandro ha ottenuto la riconferma del titolo Nazionale Giovanile. “Per me questo titolo vale veramente tanto, c’era la voglia di voler difendere i due titoli vinti nel 2015 e 2016, e venendo da un periodo di stress e di problemi fisici avevo paura di non potercela fare. Inoltre mia nonna mi ha lasciato mentre eravamo tutti in viaggio per Dervio e, non potendo tornare indietro per i funerali, avevo la grossa responsabilità di dedicare il titolo a lei, perché era l’unico modo per giustificare la mia assenza. Alla fine io e Chiara siamo scesi in acqua con sintonia e il primo giorno siamo riusciti a fare la differenza su tutti gli altri. Da lì abbiamo condotto la testa della classifica mantendendo i nervi saldi anche se é stato difficilissimo”.

Per arrivare a questi risultati Alessandro programma con il suo allenatore un modulo di allenamento che consiste nell’uscire in mare e fare ore di navigazione, con esercizi di manovre, di conduzione o di simulazione di gara con dei giri tra le boe. “L’obiettivo dell’allenamento é di migliorare i lati deboli e consolidare i punti di forza. Il mio segreto per raggiungere il traguardo è sensibilità e riflessi pronti per capire la zona favorevole del campo di gara e arrivarci prima degli altri. Ed anche se si dice che chi va per mare è un po’ scaramantico, io non lo sono ma sono maniaco delle attrezzature, il mare si può sfidare ma se non vengono curate le attrezzature il rischio che vinca lui é altissimo”.

Dai titoli nazionali ed europei, a metà dicembre volerà in Cina come rappresentate del tricolore italiano nella classe dei multiscafi, sognando l’olimpiade. “Quest’anno abbiamo vinto il circuito di regate nazionali valido per la qualificazione al mondiale, strappando cosi un biglietto aereo per la Cina, dove a metà dicembre regateremo come rappresentati del tricolore italiano nella classe dei multiscafi. Questo é il mio obiettivo da anni. Ora con la convocazione in pugno non resta altro che allenarci il piu possibile, e questo significa fare grandi sacrifici soprattutto per la preparazione della maturità. Quindi per ora piedi ben serrati su questo obiettivo senza pensare ad altro. Certo, il mio sogno é l’olimpiade, ma bisognerà trovare degli sponsor validi perché la campagna olimpica ha dei costi elevatissimi. Ringrazio chi sostiene veramente questa mia passione, i miei genitori, e qualche sponsor tra cui Renato Bacciardi che riesce sempre a darmi una mano”.

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